venerdì 15 gennaio 2010

Uomo in fuga



Uomo in fuga

Sono un uomo in fuga e
questa notte
il pane che spezzo lo condivido
esso è il pane della sofferenza
dell’esilio
di quell’impasto
figlio di un boccone amaro che
sfama la mia moltitudine
in questo errante destino atavico
nei marciapiedi o
tra gli arpioni
agli angoli delle chiese
rotolo con i miei stracci
nell’adyton dei miserabili
qui fuori
solo i cani sono degni


Giordan

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